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Dicono di noi 16 Aprile 2018

Nasce IRIDEOS, il nuovo polo ICT per le aziende


Una terza via tra l’infrastruttura di Tim e l’Open Fiber di Enel e Cassa Depositi. E quella dell’altro concorrente nella grande partita delle telecomunicazioni. Che ora rilancia con il piano industriale e un nome nuovo: IRIDEOS. L’obiettivo è portare i ricavi a oltre 250 milioni dagli attuali 168,5. Perché IRIDEOS vuole conquistare le imprese italiane togliendole ai rivali Vodafone, Fastweb. E alla stessa Tim dove Cdp è già socia. Vuole portare connettività al made in Italy. Si rivolge al manifatturiero, soprattutto.  Alle Barilla del caso, per esempio, ma anche ai distretti come quello dei divani, in Basilicata. 0 in Val di Fassa, dove sta già lavorando. «Perché dovrebbero scegliere noi? Perché noi non vendiamo fibra spenta, ma accesa e con i servizi», dice Maia. Oltre alla rete in fibra da 15 mila km e con 2.10C punti d’accesso, IRIDEOS mette infatti sul piatto dieci data center: il più grande a Milano, in via Caldera. Passa da qui il 70% del traffico Internet in Italia, dice la società, e gli «over the top». Perciò F2i definisce IRIDEOS «punto strategico per il Paese». Inoltre la società offre alle aziende meno avvezze il servizio per transitare al digitale.
Così Maia è fiducioso. «Noi siamo italiani e l’infrastruttura è italiana—dice —. Diventeremo il partner di riferimento delle aziende medio grandi per gestire i dati e la connessione in sicurezza. Vogliamo essere il terzo operatore di business to business dopo Telecom e Fastweb».


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