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Sole 24 Ore - Milano, Irideos investe 30 milioni nel campus per la gestione dati

12 ottobre 2021 - 11:21Dicono di noi
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3.500 metri quadrati e 500 armadi (rack) che si andranno ad aggiungere all'Avalon Campus di IRIDEOS.

La società controllata da F2i punta a completare i lavori entro la fine del 2022.

Un investimento da 30 milioni di euro per aggiungere 3.500 metri quadrati e 500 armadi (rack) a quello che, nei fatti, andrebbe a configurarsi come un unico "campus" data center da 13mila metri quadrati, in grado di ospitare 2.600 rack.   Irideos, società controllata al 78,41% circa da F2i Sgr con un 19,6% circa in mano al fondo Marguerite, è pronta a lanciare un nuovo data center a Milano. I lavori di "Avalon 3" dovrebbero partire a novembre, con tutto il mese di ottobre per ultimare la fase propedeutica all'inizio dei lavori, con l'individuazione anche del general contractor.   "Abbiamo deciso di investire ancora nel potenziamento del nostro Avalon Campus realizzando un nuovo data center sostenibile e all'avanguardia, Avalon 3, che insieme ad Avalon 2 e agli spazi dell'Avalon Campus in via Caldera, costituisce un'infrastruttura strategica al servizio della digitalizzazione delle aziende e delle pubbliche amministrazioni", spiega Danilo Vivarelli, CEO di questo "polo", creato nel 2018, che ha significato il rientro di F2i nelle Tlc, con focus su aziende e PA, mettendo insieme asset e attività di Infracom, KPNQwest Italia, MClink, BiG TLC, Enter e Clouditalia.   Il nuovo datacenter, che è interconnesso con il maggiore nodo di scambio internet in Italia, sarà disponibile da luglio 2022 in un primo "rilascio" per essere completato poi entro il prossimo anno. Il tutto, spiega Vivarelli al Sole 24 Ore, "grazie a un investimento importante, che deriva in parte da un aumento di capitale dei soci e per altra parte dal ricorso all'indebitamento, figlio della consapevolezza della domanda crescente che riguarda il mondo dei data center".   La fame di dati, legata alla digitalizzazione che riguarda il tempo libero come i processi produttivi, rende chiare le potenzialità di questo mercato. Nel quale Irideos punta a posizionarsi e a crescere in termini di quota investendo per la creazione di un polo "tecnologicamente all'avanguardia, che avrà la certificazione Tier IV, di massima sicurezza, con la massima efficienza energetica e l'utilizzo esclusivo di energia da fonti rinnovabili".   Localizzato all'interno del Comune di Milano, nell'area a maggiore densità di data center e di fibra ottica, Avalon 3 è posizionato, come detto, a poco più di 4 chilometri dall'Avalon Campus in via Caldera, al quale è collegato con un grande numero di fibre ottiche su percorsi fisici differenziati. Grazie all'architettura di interconnessione, in Avalon 3 i clienti potranno collegarsi con gli oltre 165 carrier, Ott, cloud provider e piattaforme di content delivery già ospitate nelle altre sale dell'Avalon Campus, il tutto come se ci si trovasse in un'unica sala estesa.   Vicinanza e facilità di interconnessione sono così i punti chiave su cui punta le sue fiches una Irideos che ha chiuso il 2020 con un giro d'affari di 207,5 milioni di euro, un margine operativo lordo di 48 e un rosso in riduzione dai 9,9 milioni del 2019 ai 6,4 milioni del 2020, dopo gli oneri finanziari. "Al momento abbiamo un piano organico di crescita. Che vuol dire andare a guadagnare quote di mercato e quindi procedere a investimenti per la crescita", puntualizza Vivarelli ricordando come data center e cloud rappresentino un fattore chiave per lo sviluppo.   Irideos è in questo quadro impegnato in GAIA-X, l'iniziativa transnazionale lanciata lo scorso anno per definire standard condivisi di interoperabilità e gestione dei dati. La controllata di F2i contribuisce con un proprio rappresentante nel Comitato Tecnico europeo.
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